RICERCA SCIENTIFICA

Una delle più grandi sfide della scienza e della ricerca neuro-scientifica è la comprensione degli arcani meccanismi e delle leggi che regolano l’attività e il funzionamento della nostra mente.
Secondo gli scienziati, utilizziamo solo una piccola quantità del nostro cervello (il 5-10 per cento), e saremmo in grado di fare cose sorprendenti, al di là di ogni immaginazione, se solo riuscissimo ad accedere alle reali potenzialità della nostra mente.
Con l’avvento delle neuroscienze negli anni 70’ del secolo scorso sono stati compiuti notevoli progressi nella conoscenza del nostro cervello. La decifrazione del genoma umano ha rivelato tutte le molecole che lo compongono. Inoltre, sotto il profilo tecnologico, lo sviluppo dei metodi di neuroimaging cerebrale (o brain imaging) ha reso accessibile l’identificazione delle basi neurali della nostra psiche.
Molto è stato fatto, ma resta, tuttavia, ancora molto da fare e, soprattutto, da scoprire.
Il nostro cervello è una macchina affascinante e misteriosa, che nel corso del tempo ha generato numerosi studi e ricerche, ma anche miti e leggende sull’argomento.
Da molti anni ricercatori nel campo della psicologia cognitiva e delle neuroscienze cercano di sondare le facoltà nascoste della nostra mente, per capire le reali potenzialità del nostro cervello e come migliorare le prestazioni intellettuali, in termini di maggiore efficienza mentale, capacità di ragionamento, memoria e creatività.
Uno dei più grandi enigmi della nostra mente è capire come e perché esistono persone in grado di eseguire performance straordinarie, che infrangono i limiti delle normali e conosciute capacità di ogni essere umano. Si tratta del mistero della genialità.
Il cervello dei grandi musicisti affascina i ricercatori, ma non solo: un cospicuo interesse viene rivolto anche a quelle persone che, in qualche modo, pur non essendo musicisti di professione, manifestano capacità di ascolto, memorizzazione e ricordo musicale fuori dal comune.
Il Dott. Vincenzo Galatro, da anni svolge studi e ricerche sul cervello di Mozart, l’emblema del genio musicale, per capire e spiegare i meccanismi, le operazioni e i processi mentali sottesi all’elaborazione e al ricordo di opere e composizioni musicali.
E’ noto, infatti, che Mozart imparava la musica anche solo attraverso l’ascolto e riusciva a conservare nella propria memoria quanto stava componendo, sia nella totalità che nei dettagli.
Si racconta che nel 1770, quando Wolfgang Amadeus Mozart venne in Italia, accadde qualcosa di unico, incredibile e straordinario.
Infatti, dopo aver assistito alla messa nella Cappella Sistina e ascoltato il celebre miserere di Allegri – talmente prezioso che ai musicisti era stato vietato, pena la scomunica, di far circolare lo spartito – il giovane Mozart riscrive integralmente il Miserere a memoria. Un episodio quasi leggendario, che interessa ed affascina scienziati e ricercatori di tutto il mondo.
A partire da questo episodio della vita di Wofgang Amadeus Mozart, il Dr Vincenzo Galatro ha condotto studi e ricerche pionieristiche nel campo della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, ponendosi alcune domande fondamentali:
Quali sono i processi mentali e qual è la forma mentis di un genio della musica, capace di performance intellettuali eccezionali e fuori dal comune?
Esiste un metodo o una particolare strategia di pensiero che permette di raggiungere questi risultati, di aumentare la capacità di apprendimento e di memorizzazione delle conoscenze musicali?
Certamente si, e la risposta è in una nuova e rivoluzionaria teoria sull’intelligenza, ideata dal Dr Galatro e divulgata nel suo innovativo ed originale libro “Il segreto di Mozart”.
Un percorso straordinario di conoscenza, un viaggio affascinante nel mondo meraviglioso della mente, oltre i limiti delle capacità umane… Alla scoperta dei segreti della mente e dell’intelligenza musicale. Un itinerario evolutivo eccezionale, alla fonte del genio.